Piccoli talenti crescono. Mattia Spadone, classe 1988, già ai fornelli del ristorante di famiglia La Bandiera di Civitella Casanova (PE), ha trionfato ieri a Roma nell’ambito della manifestazione "Cooking of Art" organizzata dal critico enogastronomico Luigi Cremona, conquistando il premio giovane chef emergente del Centro Italia. Nel complesso monumentale del Chiostro di Santo Spirito in Sassia, durante i due giorni di competizione, il giovane chef abruzzese si è garantito l’accesso in finale preparando una personale rilettura di pizz’e foje, un classico della tradizione culinaria abruzzese, accompagnata dallo spettacolare dessert “la bolla di Mattia”, mettendo in mostra anche una pregevole tecnica ed una notevole manualità apprese nella lunga ed entusiasmante esperienza in terra catalana alla corte dei fratelli Roca. Successivamente ha definitivamente affascinato l’attenta giuria romana, sbaragliando un’agguerrita concorrenza in rappresentanza delle altre regioni d’Italia, esibendosi nella preparazione di altri due piatti eccellenti: gallo ripieno con erbe aromatiche e pistilli di zafferano ed una tartare di baccalà con acqua di pomodoro, arancia e finocchietto.
Piccoli talenti crescono. Mattia Spadone, classe 1988, già ai fornelli del ristorante di famiglia La Bandiera di Civitella Casanova (PE), ha trionfato ieri a Roma nell’ambito della manifestazione "Cooking of Art" organizzata dal critico enogastronomico Luigi Cremona, conquistando il premio giovane chef emergente del Centro Italia. Nel complesso monumentale del Chiostro di Santo Spirito in Sassia, durante i due giorni di competizione, il giovane chef abruzzese si è garantito l’accesso in finale preparando una personale rilettura di pizz’e foje, un classico della tradizione culinaria abruzzese, accompagnata dallo spettacolare dessert “la bolla di Mattia”, mettendo in mostra anche una pregevole tecnica ed una notevole manualità apprese nella lunga ed entusiasmante esperienza in terra catalana alla corte dei fratelli Roca. Successivamente ha definitivamente affascinato l’attenta giuria romana, sbaragliando un’agguerrita concorrenza in rappresentanza delle altre regioni d’Italia, esibendosi nella preparazione di altri due piatti eccellenti: gallo ripieno con erbe aromatiche e pistilli di zafferano ed una tartare di baccalà con acqua di pomodoro, arancia e finocchietto.
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