DOLCI NATALIZI, L'ARTIGIANALITA' BATTE LA CRISI

Non solo panettoni e pandori per il Natale 2011. La tradizione trionfa sulle tavole degli italiani con un incremento degli acquisti di qualità. È questa la novità per il settore dei dolci da ricorrenza, che riscoprono anche altri dolci tipici regionali. A dirlo, con una previsione rilasciata a Siab (il Salone internazionale dell´arte bianca di Veronafiere, in programma dal 25 al 29 maggio 2013), è Fippa, la Federazione italiana panificatori, pasticceri e affini, organizzazione professionale di riferimento per oltre 24mila associati. «Rispetto allo scorso anno - afferma Franco La Sorsa, presidente Fippa - gli acquisti di panettoni e pandori di fattura artigianale prevediamo che aumenteranno del 5-7 per cento circa, superando complessivamente le 10mila tonnellate». Sarà dunque un´Italia dolcissima, sotto l´albero di Natale. E questa volta, secondo Fippa, i consumi dei dolci tipici fatti a mano, a discapito di quelli industriali, saranno più forti della crisi. «Nel complesso diminuiranno le vendite di dolci da ricorrenza - prosegue La Sorsa - ma le famiglie quest´anno saranno molto più attente alla qualità, alla freschezza e, perché no, anche alla dieta». Se ne mangerà meno, ma di ottima qualità, sostiene Fippa. Non solo. «Come panificatori, pasticceri e affini abbiamo registrato una maggiore richiesta di dolci tipici del territorio - comunica La Sorsa - che vanno dal pandolce genovese ai ricciarelli di Siena, dalla pizza de Natà marchigiana, fino alle zeppole campane, passando per i papassini siciliani e il presnitz triestino». Il 2011, a quanto pare, sarà il Natale della tradizione.

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